8 gennaio 2014

TRAIL RUNNING - Ovvero il piacere di correre sporco



Come è facile immaginare dai contenuti di questo blog, il fango non mi spaventa e quando c'è da sporcarsi non sono uno che si tira indietro. Nonostante abbia latitato un po' su queste pagine, dalla scorsa estate mi sono portato a casa una nuova passione, la corsa su sentieri. Sterrato in pratica. Tra i campi se si tratta di scovare un percorso nel Parco Sud di Milano, in salita se l'ambiente lo permette. Stradine sabbiose o sentieri pieni di sassi, la cosa che capisci subito è che non basta indossare un paio di scarpe da corsa, con cui rischi di farti male oltre che di distruggerle al secondo passo. Serve quindi qualcosa di leggero ma robusto, con una suola che regga i miei 95 chilogrammi. Così per iniziare ho puntato sulle Wild Cat 2.0 di La Sportiva

Niente Gore Tex come per le Raptor, decisamente più pesanti, ma tanto quando si sceglie un paio di scarpe così metti in conto di prenderne di acqua. Per ora il test principale è stata la strada militare che porta verso il Monte Legnone, fino al Rifugio Griera, un test più per il mio fiato che per le scarpe.


La Sportiva non è certo un marchio tra i più mainstream che si trovano in Corso Buenos Aires, ma chi ama la montagna conosce certamente questa azienda della Val di Fiemme che ha iniziato nel 1920 con Narciso Delladio che costruiva artigianalmente zoccoli di legno e scarponi in pelle destinati ai boscaioli e agli agricoltori delle valli di Fiemme e Fassa. E tanto per gradire, visto che siamo in tema di trail running, qui sopra la video presentazione delle nuove Ultra-Raptor, roba per chi è in grado di spararsi utramaratone vertiginose in alta montagna!

28 agosto 2013

IMAGNALONGA, 18 chilometri per scoprire la Valle Imagna (a piedi e a tavola)


A meno di un'ora di strada da Milano, all'ombra del Resegone c'è un piccolo angolo orbico che si chiama Valle Imagna. Famosa per le infinite vacanze con le colonie parrocchiali che molti bambini milanesi hanno sperimentato nella loro infanzia, la Valle Imagna nasconde angoli di natura sorprendenti e un buon approccio a una montagna dolce, ma che promette anche adrenalina grazie alle vie ferrate del Resegone e i percorsi alpinistici che si sviluppano poco più a nord. 


E poi c'è la cucina. Quindi quando il CAI di zona propone una variante orobica del celebre itinerario enogastronomico della magna-longa (nata, a onor del vero, in Valpollicella ben 16 anni fa) allora non ci si può tirare indietro e affrontare questa "fatica". L'appuntamento è per il 22 di settembre, si parte anche in caso di pioggia, quindi attrezzati per un buon trekking (sono comunque quasi venti chilometri), con partenza da Fuipiano. Il menù purtroppo è ancora in fase di definizione, ma il percorso è già definito. Si sale fino allo Zucco di Valbona, di percorrono i pascoli del Passo del Palio fino al Rifugio Tironi, poi al Rifugio Resegone (nuovissimo, visto che l'inaugurazione ufficiale è per il 15 settembre), si scende poi a Brumano, per poi raggiungere Orso, Arnosto e tornare a Fuipiano. 

Sono aperte le iscrizioni! 


2 maggio 2013

CIASPOLE sul Passo Maloja, ultime nevi dell'anno?


La primavera avanza ma in alta montagna la neve abbonda ancora, gli impianti sono chiusi così l'occasione è perfetta per una delle ultime ciaspolate della stagione. Il video qui sopra riassume una bella giornata immersa nel bianco sul Passo Maloia, dove il sole che filtra dalle nuvole è capace di ustionare la pelle ancora più del mare di agosto. Ma cosa vuol dire camminare con le ciaspole? 

Discendenti delle antiche racchette da neve (qui un esempio di come farle con il fai-da-te), le ciaspole servono a distribuire il peso del corpo su una superficie maggiore rispetto ai soli piedi, in modo da poter appoggiare meno chilogrammi per ogni centimetro quadrato. In questo modo non si sprofonda nella neve fresca, o per lo meno non come se si avessero ai piedi solo gli scarponi.

 

Come spesso accade per le attrezzature per trekking e montagna, esistono tanti tipi di ciaspole con utilizzi (e costi) assai differenti. Un buon paio adatto per uscite di medio livello (il mio sono le TSL 225), adatte per salite di medio livello, ma è possibile anche scegliere modelli da ghiaccio e modelli con ramponi più pronunciati per salite più impegnative e allungabili (in moda distribuire il peso su ancora più superficie). A voi la scelta!

10 aprile 2013

BIKAMPER - un'idea tra tenda e bicicletta


Milano in questi giorni è invasa dal mondo del design per il Salone del Mobile, le soluzioni innovative per ogni forma di gadget (anche a livello sportivo) sono tra le idee più interessanti, almeno dal nostro punto di vista.

Non sappiamo se Bikamper è presente tra i mille punti espositivi della fiera e del Fuori Salone, ma sicuramente non sfigurerebbe se lo fosse. L'idea è semplice e, come a volte accade, geniale. Un piccolo pacco sul manubrio contiene il necessario per aprire una piccola tenda monoposto che utilizza la ruota anteriore della bicicletta come supporto per la struttura.

Una soluzione ideale per il bike-trekking leggero per un peso complessivo di 1,63 kg. 

Su Gazzetta Milano invece trovate una mini guida per il Salone del Mobile 2013, visto attraverso lo sguardo dello sportivo, soprattutto biciclette! 

21 gennaio 2013

ARRAMPICARE in modo creativo con il Fantasyclimbing



Scopro che a Milano è nata una associazione sportiva affiliata alla FASI (Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana, associata al CONI) che cerca di coniugare lo sport dell'arrampicata con altre forme di "creatività", il Fantasyclimbing

Un po' dissacrante, spesso chi arrampica seriamente cade in tentazione di prendersi un po' troppo sul serio, questa associazione è viva dal 2004 e, a quanto si legge sul sito ufficiale, è formata da professionisti, appassionati alpinisti anche con grande esperienza didattica ma che evidentemente hanno uno spirito "cazzaro" ben maturo. 

L’arrampicata si fonde così con altre discipline artistiche quali la danza, la musica e l’arte pittorica, in un’unica fusione mirata a facilitare l’apprendimento delle tecniche di arrampicata attraverso una maggiore fiducia e conoscenza di sé.

27 novembre 2012

SCARPONI DA TREKKING tradizionali o Natural Shape?

Quelli che vedete nella fotografia che apre il blog sono i miei scarponi, quindi non posso nascondere una certa passione per Asolo. Il modello che uso per le mie uscite di trekking risale ormai ad alcuni anni fa è il Voyager, un 3-stagioni leggero ma impermeabilizzato con Gore-Tex XCR. Di questo modello amo la solidità della suola in Vibram, che solo ora comincia a perdere un po' di grip sul bagnato. Lo definirei un ottimo compromesso per uscite di medio livello, anche per affrontare piccoli tratti di roccia, visto il puntale rinforzato.

Ma ora mi colloco in una prospettiva un po' diversa. Cosa potrei acquistare per la prossima stagione di sentieri? Devo ammettere di essere tentato dalla nuova linea proprio di Asolo che sembra voler avvicinare la scarpa da outdoor a quella di concezione più sportiva. Ovviamente non ho ancora avuto modo di provarle sullo sterrato, ma sulla carta l'idea mi piace parecchio. In passato ho avuto un paio di scarponi con suola Bridgestone, che promettevano qualcosa del genere, ma il risultato è stato decisamente scarso. 

La linea si chiama Natural Shape e qui sotto un video spiega come funziona il suo concept. Un pensierino lo farei...

 

30 ottobre 2012

TERRE ALTE - I film vincitori del primo festival della montagna a Milano


Come ho già scritto il weekend scorso è stato funestato da pessimo tempo, che ha portato anche la prima neve sulle Alpi. In attesa di rispolverare le ciaspole, il sabato sera Terre Alte è il festival del cinema di montagna di Milano, alla sua prima edizione. 

Il Festival è stato organizzato da Montagna Italia insieme alla Sezione di Milano del Club Alpino Italiano e al Touring Club Italiano. Ecco i film vincitori di questa prima edizioni, scelti tra i 15 filmati della selezione finale del concorso. 

Premio Milano Mountain Film Festival: Voyage au bout de l’hiver di Anne e Erik Lapied - Francia  
Premio Club Alpino Italiano - Sezione di Milano: Linea continua di Hervè Barmasse - Italia  
Premio Touring Club Italiano: Arlberg - the hidden paradise di Heinz Leger - Austria  
Premio Speciale della Giuria: Gypaetus helveticus di Marcel Barelli - Svizzera

26 ottobre 2012

TREKKING URBANO - Dieci chilometri nel verde, a Milano


Le previsioni del tempo sono impietose. Deciso e marcato peggioramento su tutte le regioni. Sabato precipitazioni estese da nord a sud con quota neve in discesa dal pomeriggio sulle Alpi fin verso i 1500m. Difficile quindi pensare a un weekend oltre i 1800 metri, la meta prevista del Rifugio Griera resta rimandata. Domenica è prevista neve anche a meno di 800 metri.

Non resta che rimanere in città e approfittare di quello che si può cogliere anche qui. Scarpe comode e una mantellina per sfidare qualche sprazzo di mal tempo e questo weekend di può approfittare in circa 30 città italiane di molte occasione per avvicinarsi al trekking urbano, con itinerari differenti per lunghezza e per difficoltà. L'occasione è Giornata Nazionale dedicata al turismo sostenibile (sabato 27 ottobre) che offriranno l'occasione di scoprire lati sconosciuti delle città italiane grazie alla manifestazione"Storie comuni di uomini e donne non comuni". 

Insomma, se sabato non si parte per il Monte Legnone, non ci sono scuse per rimanere con il sedere sul divano dando la colpa al maltempo. In città una pausa per una cioccolata calda ristorante è ancora più semplice. Purtroppo Milano non fa parte delle trenta città coinvolte dall'iniziativa, ma non c'è problema e riprendo un vecchio post che avevo scritto per 02blog. 10 chilometri a piedi nel verde a due passi dal centro un percorso alla scoperta del Parco delle Cave e del Bosco in Città, due polmoni verdi a due passi dalla città che nascondono sorprese che non mancheranno di stupirvi.


Trekking al parco delle caveI due parchi, tagliati in due dalla Via Novara che dalla circonvallazione porta verso Settimo Milanese e la tangenziale, sono collegati da una fitta rete di sentieri che possono essere percorsi a piedi e in mountain bike senza eccessive difficoltà, ma con la possibilità di percorrere anche 10 chilometri di trekking nel verde. Per affrontare il percorso come illustrato dalle foto siamo arrivati in metropolitana alla fermata San Leonardo della Linea M1. Da qui si prende la via Fichera fino a una sbarra metallica che impedisce l’accesso ai mezzi a motore da qui possiamo dimenticare per un bel po’ il suono delle automobili.

Trekking al parco delle cave
Proseguendo lungo il sentiero tra i campi, si raggiunge il canale scolmatore proveniente dal depuratore di Rho e lo seguiamo svoltando a desta, proseguendo verso nord, immergendoci in un boschetto di noccioli. Il sentiero prosegue verso la tangenzialina che collega Molino Dorino alle autostrade e conduce ad una zona umida recentemente risistemata con angoli di grande fascino. La strada compie un’ampia curva e prosegue in direzione di alcune distese erbose tra i fontanili dove si incontrano numerose aree dedicate agli orti urbani, come quelli di Violé. La strada ora torna a puntare verso sud, in lontananza è possibile vedere lo stadio di San Siro.

Trekking al parco delle cave
Più a sud, nel cuore di Bosco in città, si scorge la splendida cascina San Romano (sede del CFU e ampio spazio per picnic). Da qui in pochi minuti si costeggia via Novara e la sia attraversa sul ponte azzurro che conduce verso la Cascina Belgioioso dove si entra nel parco passando attraverso un’ampia zona pratosa che conduce a sud verso i laghetti della Cave. I percorsi nel Parco delle Cave sono ben segnalati da cartelli, quindi è possibile scegliere il percorso più adatto e proseguire in direzione Bisceglie, dove sarà possibile prendere nuovamente la metropolitana per tornare in centro. Prima di abbandonare il parco possiamo compiere un po’ di esercizio sulla Via Verde attrezzata o compiere una sosta all’ultimo laghetto prima di rientrare nella vita urbana permette di riposarsi e godere di un ultimo momento lontano dalla frenesia cittadina.
Il percorso è stato segnalato da Trekking.it

24 ottobre 2012

IL SENSO DELLA MONTAGNA di Anatolij Burkeev


‎Le montagne non sono stadi dove soddisfo la mia ambizione di arrivare. Sono cattedrali, grandiose e pure, i templi della mia religione. Mi accosto a loro come qualsiasi essere umano si accosta ad un luogo di venerazione. Sui loro altari mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza tento di comprendere la mia vita, di esorcizzare la vanità, l’avidità e la paura. Dall’alto delle loro vette elevate guardo il mio passato, sogno il futuro, e sento con una particolare intensità il momento presente. Quella lotta rinnova la mia forza e rende chiara la visione. In montagna celebro la creazione, perchè a ogni ascensione rinasco  (Anatolij Nikolaevic Bukreev)

Leggo la citazione che Piero ha postato sulla pagina del nostro gruppo e non posso che condividere lo spirito con cui Anatolij descrive il suo amore per le montagne. Contemporaneamente mi chiedo ma chi è che scrive una cosa tanto profonda rispetto alle vette più elevate. Smanetto un po' in rete e trovo la risposta alla domanda. 

Chi era Anatolij Bukreev? Un alpinista, uno sportivo dotato di qualità atletiche fuori dal comune, uno dei migliori esempi di una scuola di alpinisti misconosciuta ai più, quella sovietica. Ma Bukreev era anche un uomo molto profondo nella sua semplicità. Grazie a capacità fisiche, mentali e morali eccezionali Bukreev riuscì a compiere imprese straordinarie anche sulle vette più estreme, quelle himalayane, ad una velocità ed un ritmo altissimi. Nella sua carriera si possono citare tra le altre 21 vette oltre gli 8.000 metri, di cui 4 volte quella dell'Everest. Era anche un ultrarunner capace di correre in allenamento 90 km. Il resto lo potete leggere su Xrun

Non mi basta e scopro anche che Anatolij Bukreev è anche autore del libro Everest 1996, in cui racconta come è sopravvissuto alla tragedia del '96 sull'Everest, cercando di controbattere alle accuse mosse da Krakauer nel suo libro Aria Sottile. Ma Anatolij riusci solo a rimandare l'appuntamento con la morte di anno. Nel dicembre 1997, insieme a Dimitri Sobolev e a Simone Moro, partì per una spedizione sull'Annapurna, dove avrebbero aperto una nuova via estremamente difficile date le condizioni invernali. 

Il 25 dicembre, durante le prime fasi della spedizione, intorno ai 5700 metri di quota, gli alpinisti furono travolti da una valanga. Moro, che si trovava più in alto e aveva già attraversato la zona più pericolosa, fu trascinato circa 500 metri più in basso e, non trovando più i compagni, rientrò da solo al campo base dal quale fu trasportato in elicottero in ospedale per curare le sue ferite. Fu preparata una spedizione di ricerca per Boukreev e Sobolev, nella speranza che anch'essi fossero usciti dalla valanga e che avessero raggiunto il campo I, a circa 5200 metri. La spedizione di ricerca arrivò sul luogo il 3 gennaio, 10 giorni dopo l'incidente a causa del maltempo, ma non trovò traccia dei due alpinisti, le ricerche furono quindi interrotte. Al campo base dell'Annapurna è stato costruito uno stupa in memoria di Boukreev (qui sotto la foto da WanderLust). 


19 ottobre 2012

EUROPEAN OUTDOOR FILM TOUR - Arriva in Italia il festival itinerante

Chi mi conosce lo sa già, forse lo avete capito anche nelle prime pagine di questo blog, ma la passione per gli sport all'aria aperta è ben condivisa con quella del cinema, così non posso che postare il trailer ufficiale dell'edizione 2012/13 del European Outdoor Film Tour, una sorta di festival itinerante che proprio in questi giorni arriva in Italia.

Le tappe? Torino, Brescia, Bressenanone, Udine, Merano, Treviso e Brunico. Il programma è già online, per i fortunati che possono raggiungere le localita "prescelte" in modo da poter godere dei alcuni dei migliori film "outdoor adventure sports" realizzati in tutto il mondo.

16 ottobre 2012

MOVE - Elogio del camminare in un video


Tempo fa mi sono trovato per le mani il bel libro di David Le Breton dal titolo Il mondo a piedi, un piccolo volumetto in cui il professore universitario francese cerca di trovare le parole (citando numerosi altri pensatori contemporanei e del passato, per spiegare quale è il senso profondo della trasgressione del viaggiare a piedi, delle curiosità che circondano questo modo apparentemente insolito di viaggiare. 

La stessa sensazione che si prova sfogliando quelle pagine, quella voglia di uscire di casa e di partire per un viaggio lento, fatto un passo dopo l'altro, si prova con il video Move, di Rick Mereki. Un video realizzato direttamente on the road, sulle strade di tutto il mondo. 

Senza un motivo particolare vi riporto un brano del libro di Le Breton:

La bellezza di camminare

"Camminare significa aprirsi al mondo. L'atto del camminare riporta l'uomo alla coscienza felice della propria esistenza, immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la piena partecipazione di tutti i sensi (...) Spesso camminare è un espediente per riprendere contatto con noi stessi! [...] Camminare è un modo tranquillo per reinventare il tempo e lo spazio. Prevede uno stato d'animo, una lieta umiltà davanti al mondo, un'indifferenza alla tecnica e ai moderni mezzi di trasporto o, quantomeno, un senso di relatività delle cose; Fa nascere l'amore per la semplicità, per la lenta fruizione del tempo. [...] Camminare riduce l'immensità del mondo alle dimensioni del corpo. [...] Camminare è un metodo per calarsi nel mondo, per compenetrarsi della natura, per mettersi in contatto con un universo che rimane inaccessibile alle normali modalità di conoscenza e di percezione. Con il proseguire del cammino, il viaggiatore allarga lo sguardo sul mondo, immerge il suo corpo in una nuova condizione. [...] Sicché un cammino non è necessariamente prigioniero di una vasta geografia, può anche compiersi in uno spazio ristretto, perché ciò che conta è soprattutto la qualità dello sguardo. [...] Camminare è un modo per decondizionare lo sguardo, incide un percorso non solo nello spazio ma anche nell'intimo, conduce a percorrere le sinuosità del mondo e del proprio essere in uno stato di ricettività, di alleanza. Geografia dell'esterno che si congiunge a quella dell'interno svincolandola dalle normali costrizioni sociali; "la bella strada color lavanda impallidisce a ogni secondo. Nessuno l'ha mai percorsa, anch'essa é nata con il giorno. E il villaggio là in fondo non attende che Voi per risvegliarsi all'esistenza (Roud 1984)".

RIFUGI E BIVACCHI - Alcuni siti da avere bene a mente


Quando si parte per una escursione in montagna, spesso rifugi e bivacchi (qui sopra una foto della celebre Capanna Margherita sul Monte Rosa) sono spesso i punti di arrivo o di passaggio per ogni tipo di montanaro, dagli alpinisti estremi agli appassionati di trekking. Non faccio fatica ad ammettere che, spesso, l'uscita in montagna viene organizzata proprio per raggiungere un determinato punto di ristoro per i motivi più svariati, come per esempio per una delle meravigliose cene di Serena al Rifugio Griera, sicuramente uno dei luoghi più amati da Trekking&Co.

Qui di seguito vi segnalo alcuni link che possono e devono essere consultati prima di un'escursione, in modo da avere tutte le informazioni necessarie per un uscita piacevole e in tutta sicurezza. Un piccolo vademecum che mi può essere utile, come spero a chiunque lo legga.

Iniziamo dal sito Rifugi e bivacchi, che si prospetta il difficile compito di una mappatura completa dell'arco alpino. Cliccando sulla mappa è possibile evidenziare le diverse aree geografiche fino a scoprire ogni punto di ristoro e pernottamento. 


Per delle notizie più locali, suddivise regione per regione, rimanendo nel Nord-ovest è consigliabile fare un giro su siti come Rifugi Lombardia, Trentinorifugi, Rifugi ValdostaniCai Veneto, Rifugi in Piemonte, più a est Assorifugi e scendendo più a sud Rifugi Appennino.

Ne hai altri? Segna altri link nei commenti!

12 ottobre 2012

CINETREK - Sentire il mio passo sul sentiero


Mi sia consentita un piccolo spazio autopromozionale. Quello che vedete qui sopra è il trailer del documentario Sentire il mio passo sul sentiero, realizzato a quattro mani da Jacopo Santambrogio e dal sottoscritto. 

Il film, realizzato grazie al supporto della Fondazione Milano, racconta quattro storie di ritorno alla montagna, ciascuna con una prospettiva differente. Un film piccolo sul vivere in montagna che però ci ha portato in alto, fino alle Terre Alte del Festival del Cinema di Montagna di Trento, al Festival della Montagna di Sestriere (dove ha ricevuto una menzione speciale) e addirittura al San Diego Italian Film Festival. Una montagna diversa a quella estrema che si vede nei film di "parete" ma che rappresenta il nostro punto di vista su un modo di vivere differente e alternativo. 

Per vedere il film integrale potere scrivermi qui, chi invece avesse voglia di approfondire la conoscenza di Laura, Emilio, Serena, Teresa e degli altri nostri protagonisti, vi consiglio  di fare un giro su Passi sul sentiero, dove trovate molti extra che non sono stati inseriti nel documentario (un esempio qui sotto).



Questo post però vuole essere anche qualcosa di più di una piccolo spot, su Trekking&Co parleremo spesso di cinema, ovviamente però principalmente di quello che guarda alle alte vette o agli sport che amiamo praticare e, ogni tanto, guardare seduti comodi in poltrona.


LA GIORNATA DEL CAMMINARE - Domenica 14 tutti a piedi



Quale miglior modo per fare il primo passo sulla strada di Trekking&Co che segnalare una bello notizia che porta l'arte del comminare nelle città italiane?

L'idea nasce dalla Federtrek che, con la collaborazione della rivista Trekking&Outdoor (nostri vecchi amici), cerca di promuovere il "camminare" anche in ambito urbano. Tutti camminano, ma spesso questo gesto così naturale non è un atto consapevole. Camminare in città, oltre essere un'attività sana permette una maggior conoscenza e consapevolezza del territorio da parte degli abitanti. La sedentarietà è uno di problemi principali per chi vive in città, ma non solo, ma i benefici sono molti, non solo per l'individuo. Dal moto fisico alla riduzione del traffico privato dovuto proprio alla scelta di muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici sono molti i motivi per cui camminare. 

Quindi domenica 14 tutti a piedi, a Milano per esempio la La Giornata Nazionale del Camminare coincide anche con le giornate Aspasso (nel link il programma completo), previste dal Comune. In molte città italiane saranno organizzate iniziative ed eventi.

27 giugno 2012